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Dopo gli ultimi avvenimenti che hanno riguardato il fondatore di Telegram, Pavel Durov, la piattaforma aggiorna la policy e annuncia una collaborazione più puntuale con le autorità, arrivando a condividere l’indirizzo IP e numero di telefono degli utenti, in caso di reati informatici gravi.

L’annuncio è stata effettuato in occasione della pubblicazione del rapporto di trasparenza per il periodo gennaio-settembre 2024. In questo articolo, analizziamo più da vicino i dati relativi alla gestione delle richieste legali in Italia e il ruolo che questa piattaforma gioca nella sicurezza aziendale, con raccomandazioni su come proteggersi da potenziali truffe o attacchi informatici che potrebbe coinvolgere l’intera organizzazione.

 

Rapporto di trasparenza di Telegram 2024

Nel suo rapporto di trasparenza, Telegram afferma di aver continuato nel corso del 2024 a rispettare le normative locali e internazionali, bilanciando la tutela della privacy degli utenti con la necessità di collaborare con le autorità legali.

Dal 2018, Telegram ha implementato un processo che permette la divulgazione di indirizzi IP e numeri di telefono alle autorità, come previsto dalla sua Politica sulla Privacy. In ogni caso, tali informazioni vengono condivise solo su richiesta formale e verificata da parte delle autorità competenti, e riguardano esclusivamente situazioni di criminalità grave.

Nel periodo che va dal 1° gennaio al 30 settembre 2024, Telegram ha risposto positivamente a 6 richieste provenienti dall’Italia, che hanno coinvolto un totale di 18 utenti. Tali richieste sono state processate in conformità con il paragrafo 8.3 della Politica sulla Privacy di Telegram, che disciplina la gestione delle richieste provenienti dalle forze dell’ordine. Questo approccio garantisce che ogni intervento sia trasparente e in linea con le normative del Digital Services Act (DSA) dell’Unione Europea.

Nel contesto globale, Telegram ha riportato un aumento significativo delle richieste legali in Europa durante il terzo trimestre del 2024. Questo incremento è stato dovuto principalmente all’adozione dei giusti canali di comunicazione da parte delle autorità europee, in conformità con le normative del DSA, che richiede una cooperazione più efficace tra le piattaforme digitali e le autorità.

 

Il ruolo di Telegram nella cybersecurity in Italia

La collaborazione tra piattaforme come Telegram e le autorità legali è cruciale per garantire la sicurezza online, non solo a livello internazionale, ma anche nel contesto italiano.

L’abilità di rispondere tempestivamente alle richieste di informazioni permette alle autorità italiane di identificare e fermare attività criminali in rete, contribuendo in modo significativo alla prevenzione di minacce informatiche.

Ciò dimostra come una gestione trasparente dei dati, nel rispetto delle normative vigenti, sia fondamentale per proteggere la sicurezza digitale del Paese e delle aziende.

 

Truffe su Telegram: come proteggersi

La protezione della privacy e la sicurezza degli utenti sono aspetti centrali per Telegram, ma è altrettanto importante che gli utenti adottino alcune precauzioni per evitare di cadere vittime di truffe. Ecco alcuni suggerimenti utili:

  1. Evita di condividere informazioni personali: non fornire dettagli come numeri di telefono, indirizzi o informazioni bancarie o aziendali a persone sconosciute. Puoi impostare Telegram affinché il tuo numero rimanga nascosto agli altri utenti attraverso le impostazioni sulla privacy.
  2. Verifica l’identità dei contatti: se ricevi richieste da qualcuno che afferma di rappresentare un’azienda o un ente ufficiale, è sempre meglio verificare l’autenticità del contatto tramite i canali ufficiali della società prima di agire.
  3. Fai attenzione ai gruppi o canali falsi: su Telegram esistono gruppi e canali che possono apparire legittimi ma sono gestiti da truffatori. Assicurati di controllare che il canale o gruppo a cui ti iscrivi sia autentico e verificato.
  4. Segnala attività sospette: Telegram offre una funzione per segnalare messaggi o attività sospette. Se noti qualcosa di insolito, segnalalo immediatamente per contribuire alla sicurezza della piattaforma.
  5. Attiva il “Cloud Password”: una delle migliori pratiche per proteggere il tuo account è attivare il “Cloud Password”, che richiede una password aggiuntiva per accedere al profilo. Questo aiuta a proteggerti anche nel caso in cui le tue credenziali vengano compromesse.
  6. Controlla regolarmente le “Sessioni Attive”: un’altra misura utile è verificare periodicamente la sezione “Sessioni attive” nelle impostazioni. Questo ti permette di vedere quali dispositivi sono attualmente collegati al tuo account e di chiudere eventuali accessi sospetti.
  7. Diffida di offerte troppo allettanti: se ricevi messaggi con offerte troppo belle per essere vere, fai attenzione: spesso si tratta di tentativi di frode. Non cliccare su link sospetti né fornire informazioni personali.

 

In conclusione…

Adottare queste misure aiuta a mantenere la sicurezza online e a prevenire possibili frodi. In Italia, dove le minacce digitali sono in costante aumento, l’implementazione di queste pratiche contribuisce a proteggere non solo i singoli utenti, ma anche le aziende, garantendo un ambiente digitale più sicuro per tutti.

 

Analisi di Vasily Kononov – Threat Intelligence Lead, CYBEROO